La consapevolezza del proprio essere e del proprio divenire “isola” l’individuo in una dimensione sconosciuta ai più, poiché non permette di rinunciare ad essere sé stessi per poter stare con altri che nulla sanno del proprio essere e del proprio divenire.
La folle corsa al successo, al potere, alla conquista di posizioni economiche costringe gli esseri umani a vivere una vita non propria, poiché regolata da una competitività che mette in gioco forze che escludono la consapevolezza.
Dal momento in cui inizi a scoprire l’armonia dell’Universo entri in una dimensione in cui ricerchi consapevolmente solo armonia. Da quell’istante la superficialità di chi ti circonda è molto fastidiosa, genera disagi, vedi che tutti vogliono avere ragione, ti colpevolizzano, si offendono, si arrabbiano e pretendono da te ciò che non è giusto che abbiano.
Inizia così il dramma della solitudine, poiché la tua ricerca di armonia e di rispetto per la tua dignità e libertà diventa una lotta impari, e ti auguri solo che tutti possano comprendere e amare.
Quel che è peggio è che tutti pensano di amare, di rispettare, e non si rendono conto che finché non gestiscono consapevolmente il proprio cervello ogni loro parola, gesto, azione si dissocia totalmente da quell’armonia che invece potrebbero vivere.
Guardarsi negli occhi, identificarsi e predisporsi ad una comunicazione consapevole è conditio sine qua non per uno scambio arricchente tra gli esseri umani. A tal fine è necessario impedire l’attivazione di memorie che automaticamente dominano le risposte comportamentali generando a catena reazioni su reazioni, soprattutto quando le risposte disconfermano le affermazioni degli altri.
Esercitare la propria capacità di ascolto favorisce la ricerca consapevole della comprensione di ciò che gli altri tentano di comunicare e delle loro motivazioni. La superficialità con cui vengono dette le parole, troppo rapide e veloci, è causa generatrice di malesseri, tensioni e conflitti.
Ascolta nel silenzio…poiché ciò che ti permette di dare risposte adeguate a chi ti parla. Impedisci l’attivazione automatica delle tue memorie, che avviene ad ogni istante in cui un’informazione raggiunge il tuo cervello.
Decidi le risposte da dare. Analizza i tuoi pensieri e verificane il loro contenuto sostanziale. Non accettare imposizioni; il silenzio è comunque una risposta utile a chi vuole importi la propria superficialità.
Quasi tutti pretendono qualcosa da te, e pochi sanno che è giusto scambiare proponendo la propria ricchezza di conoscenza utile a rasserenare e a creare le condizioni per uno scambio psicofisico e spirituale.
Proporre sempre e non imporre mai: questa è la via che favorisce la comunicazione cosciente. La condivisione di progetti consente ad ognuno di mantenere la propria individualità pur partecipando alla realizzazione dei progetti altrui.
Il cervello, meraviglioso strumento capace di vibrare e risuonare con tutte le Energie dell’Universo, viene purtroppo soffocato, banalizzato, oppresso e condizionato da regole imposte con l’arroganza di ruoli e di poteri formali che negano la comunicazione cosciente e l’espressione di quell’”essere di luce” che nasce all’interno del cervello ed il cui fine è la ricerca continua di armonia e gioia di esistere.
Dato che tutti gli esseri umani hanno un cervello, che tutti idealmente cercano la felicità, e che la felicità è possibile solo con la gestione consapevole del proprio cervello, cosa aspettiamo ad esercitare il nostro potere sul nostro cervello?
La solitudine è una necessità del nostro spirito per far tacere il cervello e guidarlo verso una comunicazione evolutiva e costruttiva: il silenzio della mente crea uno stato vibrazionale che placa le tempeste e predispone lo spirito ad una interazione consapevole che fa evolvere l’intera umanità.