AMARSI PER AMARE
(gennaio-marzo 2004)
di
Michele Trimarchi
Le potenzialità del cervello e dello spirito umano sono infinite, ma per essere espresse necessitano di una guida capace di orientare le energie che devono modulare la formazione della coscienza.
La capacità di identificarsi passa attraverso lo sviluppo dell’Individualità cosciente: da quando nasce, il bambino comincia a scoprire gradualmente se stesso e il mondo intorno a sé, e attraverso questo processo si forma la coscienza.
L’assenza di una guida lascia il cervello del bambino in un caos informazionale che produce potenti squilibri in quel processo che dovrebbe portare all’autonomia della propria esistenza.
Identificare la realtà nella sua sostanza e nelle sue infinite forme significa dar vita a un Io capace di gestire il proprio rapporto con la realtà. L’Io, dunque, dovrebbe diventare il “pilota” che guida il proprio cervello ed il proprio corpo.
Qual è il fine della “macchina” umana? Qual è lo scopo per cui essa è stata progettata ed esiste? Tutto ciò che esiste ha un fine e uno scopo in se stesso, ha una ragione per esistere. Individuare le ragioni per cui le cose esistono significa prendere coscienza della realtà e coglierne l’intima essenza al fine di goderla ed utilizzarla per l’espressione delle potenzialità racchiuse nel cervello umano.
Educare significa guidare il cervello alla scoperta delle proprie potenzialità e di tutto ciò che lo circonda. Poiché nulla esiste senza una propria funzione o scopo, vivere nel tempo e nello spazio con la percezione e l’identificazione continua degli infiniti messaggi che raggiungono l’Io significa arricchire e far crescere istante per istante la propria coscienza.
La coscienza stessa deve sperimentare e verificare costantemente l’armonia o la disarmonia di tali messaggi per scegliere ciò che la armonizza e la arricchisce. Per converso, i cervelli subiscono violenze indescrivibili che condizionano le funzioni cerebrali automatizzando quasi sempre in negativo il comportamento umano. Il potere dell’uomo sull’uomo regna ancora sovrano e ciò sopprime, limita e impedisce lo sviluppo dell’Io cosciente.
Vediamo così gli esseri umani che con i loro automatismi ricercano tutto ciò che ha dato loro momenti gratificanti e piacevoli, e tale ricerca li spinge ad una ossessività spasmodica per soddisfare le loro richieste condizionate. Questa continua ricerca, guidata non dalla coscienza ma dalle memorie, genera sofferenze e conflitti che si producono sempre e comunque sotto la spinta fisiologica, genetica, predisposta fin dalla nascita alla creazione della Individualità cosciente.
Questa spinta genetica è guidata da un Progetto che lascia libero il cervello di scoprire il mondo e di comprendere il fine del Progetto stesso, che è quello di dar vita a un essere che può decidere e allo stesso tempo creare nuovi progetti sulla base di quanto egli riesce a percepire e a godere di ciò che preesiste alla sua stessa nascita.
Individuarsi nella propria unicità significa eliminare quella competizione che porta gli esseri verso situazioni che fanno sprecare la propria esistenza venendo meno alla ragione stessa della vita. Per converso è grande la gioia che si prova a non desiderare in nessun caso di imitare gli altri, in quanto consapevoli delle proprie potenzialità, della propria unicità, della propria immensità acquisita per diritto naturale. Ognuno con i propri mezzi può decidere di realizzare tutto ciò che vuole nel pieno rispetto di sé e degli altri. Non si può parlare di autostima e di fiducia in sé stessi se non si comprende che non si è superiori né inferiori a nessuno. Vivere la propria vita in un interscambio armonico con gli altri riduce enormemente lo stress e consente una serenità continua e costante.
Progettare e riprogettare giorno per giorno la propria vita è un diritto inalienabile di ogni essere umano; perseguire mode, miti, schemi e modelli significa rinunciare a quella immensità racchiusa nella dignità umana.
La dignità contiene in sé l’Individualità biologica, che deve produrre nel tempo e nello spazio una Individualità cosciente capace di gestire il dinamismo della propria esistenza.
La coscienza promuove creativamente armonia e trasforma le disarmonie in gioia e serenità. Le memorie – sia positive che negative – competono e schiavizzano l’essere umano, rallentando quel meraviglioso processo che porta verso la libertà dello spirito umano.
Lo spirito umano è la coscienza della propria unicità che si esprime creativamente e promuove un dialogo continuo finalizzato a quello scambio di energia che trascende schemi, modelli, vendette e rivalse, e favorisce l’Evoluzione umana.