Lo sviluppo della coscienza
La nostra coscienza consiste nella conoscenza prodotta dall’identificazione obiettiva ed oggettiva della realtà che ci circonda. Quando si sviluppa o si dovrebbe sviluppare? L’individuo può comandare corpo e cervello? Può usare la propria intelligenza per programmare e realizzare le proprie azioni e la propria vita?
Se allo sviluppo biologico non corrisponde quello della coscienza, cosa accade? Come educare il bambino per renderlo padrone della propria coscienza? Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro al prof. Michele Trimarchi psicologo, fondatore della neuropsicofisiologia negli anni ’70-’80, presidente ISN (INTERNATIONAL SOCIETY OF NEUROPSYCHOPHYSYOLOGY) di Roma.
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Educazione per la dignità umana
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo riconosce a tutti gli esseri umani del pianeta pari dignità.
Come educare alla dignità e ai diritti umani? I bambini e i giovani sono ancoraeducabili nonostante i condizionamenti dell'attuale società consumistica? Qual è la differenza tra educazione e
istruzione?
Mario Calvagno e Carmen Zammataro
intervistano il prof. Michele Trimarchi, psicologo, fondatore della neuropsicofisiologia negli anni ’70-’80, presidente ISN (INTERNATIONAL SOCIETY OF NEUROPSYCHOPHYSYOLOGY) di Roma.
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Mancini: il mondo si guida con la mano sinistra?
In un articolo recente pubblicato su “La Repubblica” è stato sottolineato il fatto che molti uomini di governo del passato remoto e recente erano mancini. Si tratta, tra gli altri, di Giulio Cesare, Alessandro Magno e Napoleone, ma anche di quattro degli ultimi presidenti degli Stati Uniti e di entrambi gli odierni candidati. Ma perché si nasce mancini e come funziona il cervello di un mancino? La persona mancina ha maggiori problemi, rispetto a chi è destro, nel campo della logica, della manualità, della socializzazione? Si è mancini solo nell’uso della mano oppure intervengono anche altre parti o organi del corpo? Che dire degli ambidestri? Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il prof. Michele Trimarchi, psicologo, fondatore della neuropsicofisiologia negli anni ‘70 –‘80, presidente ISN - INTERNATIONAL SOCIETY OF NEUROPSYCHOPHYSYOLOGY di Roma.
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Come mutano cervello e pensiero nell’era di internet
Recentemente il quotidiano “La Repubblica” ha pubblicato un articolo dal titolo “Il cervello formato internet”. Secondo uno studio dell’University College di Londra leggere e pensare non è più come una volta. Per chi usa internet ormai lo scopo è la rapidità; a rimetterci sono l’epica e il racconto, l’analisi e il profondo. Il web insomma peggiora la nostra mente o sviluppa nuove capacità e varia l’intelligenza? Cervello-contemplativo oppure cervello-computer per ricerche veloci? Ci sono molti fra i giovani, ma ormai anche fra i giovani adulti, che fanno più cose contemporaneamente: chat, i-pod, messaggini ecc. Tutte queste attività sovrapposte causano disturbi dell’attenzione o al contrario aiutano il cervello a ricordare, ad amplificare la memoria? Il cervello si rigenera con nuove connessioni anche in età avanzata; può essere esercitato e migliorare le sue performance. Come una mente adulta può essere riprogrammata dall’era di internet? Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il prof. Michele Trimarchi, psicologo, fondatore della neuropsicofisiologia negli anni ’70-’80, presidente ISN (INTERNATIONAL SOCIETY OF NEUROPSYCHOPHYSYOLOGY) di Roma.
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Odio e amore: stesse zone nel cervello
Presso il laboratorio di Neurobiologia della University College di Londra è stata realizzata la mappatura dei “circuiti dell’odio” nel cervello umano. Sembra che le zone del cervello attivate dall’odio coincidano, in parte, con quelle attivate dall’amore. I ricercatori britannici hanno fotografato la mente di un gruppo di volontari impegnati a guardare la foto di qualcuno che detestavano con tutto il cuore, e hanno scoperto che il “circuito cerebrale” dell’odio si sovrappone, in parte, a quello dell’amore. E’ veramente così sottile la linea che separa l’odio dall’amore anche nel nostro cervello? Mario Calvagno e Carmen Zammataro intervistano il prof. Michele Trimarchi, psicologo, fondatore della neuropsicofisiologia negli anni ’70-’80, presidente ISN (INTERNATIONAL SOCIETY OF NEUROPSYCHOPHYSYOLOGY) di Roma.
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A trent’anni dalla legge 180 – la psichiatria prima e dopo la legge Basaglia
A Roma, presso l’Istituto Superiore di Sanità, il Convegno “A trent’anni dalla legge 180 – la psichiatria prima e dopo la legge Basaglia“ organizzato dal Reparto di Neuroscienze Comportamentali, Dipartimento di Biologia cellulare e Neuroscienze dell’Istituto Superiore di Sanità, Roma. Qual’era la situazione precedente alla legge 180 e quali cambiamenti questa legge ha apportato? Cosa succede quando la mente si ammala? La salute mentale può essere recuperata? La legge 180 ha risposto ai problemi dei malati di mente? Quali modifiche si prospettano? Le nuove linee di indirizzo nazionali per la salute mentale sono sufficienti? Intervista di Mario Calvagno e Carmen Zammataro a due ospiti presenti al Convegno, il prof. Michele Trimarchi, psicologo, fondatore della neuropsicofisiologia negli anni ‘70 –‘80, presidente ISN - INTERNATIONAL SOCIETY OF NEUROPSYCHOPHYSYOLOGY di Roma e il dottor Ciro Aurigemma, psicologo.
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Attenzione agli OGM!!!
L’8 novembre si è tenuta a Calcata una Tavola rotonda su "Agricoltura bioregionale, alimentazione naturale e manipolazione genetica". Mario Calvagno e Carmen Zammataro hanno chiesto di parlare della motivazione di questo convegno e di fare una sintesi dei temi affrontati al dott. Ciro Aurigemma, moderatore dell’incontro, psicologo e responsabile del Settore Ecologia dell'Associazione Vegetariana Italiana. Dal 1° gennaio 2009 si vuole introdurre, attraverso un nuovo articolo della legge europea, una tolleranza, senza etichettatura, di OGM (Organismi Geneticamente Modificati) nei prodotti biologici. Ci sono pericoli per la nostra salute? La diffusione anche in Europa di coltivazioni vegetali OGM quali rischi comporta dal punto di vista della biodiversità? I campi di coltivazioni biologiche potranno continuare ad esistere? Quali le conseguenze dal punto di vista economico? Sono queste le domande poste al prof. Giuseppe Altieri, agroecologo, docente di agraria biologica presso l'Istituto di Agraria di Todi. L’ultimo intervistato, il prof. Michele Trimarchi, psicologo e scienziato ha sottolineato la gravità della manipolazione del genoma. Solo la corretta informazione può condurre ad una scelta cosciente.
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Troppa solitudine fa male al cervello?
La vita sociale fa provare piacere al nostro cervello, mentre la solitudine sembra modificarne il funzionamento. E’ quanto risulta da una ricerca effettuata presso l’Università di Chicago, dove un’equipe di ricercatori ha sottoposto 23 ragazze a precisi questionari psicologici per valutarne il grado di solitudine. Poi ha mostrato loro immagini che rimandavano a contesti felici (persone che ridevano o scherzavano), scoprendo così, con l’aiuto della risonanza magnetica, che nel cervello delle giovani le aree neuronali dell’appagamento erano tanto più inerti quanto erano sole. Sono condivisibili i risultati di questa ricerca o possono causare confusione nelle persone che soffrono di disagi di questo tipo? Quali sono gli effetti neurologici della solitudine sul cervello e sulla vita relazionale? Sono sempre e soltanto negativi? Può la solitudine aiutare a riscoprire dei valori spirituali basilari? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, lo hanno chiesto al prof. Michele Trimarchi, psicologo, scienziato e fondatore della neuropsicofisiologia negli anni 70-80, presidente ISN International Society of Neuropsychophysiology di Roma.
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Rapporti interpersonali, libertà e dignità - I seminari 2009 dell'ISN
L’International Society of Neuropsychophysiology (ISN) inaugura i “Seminari 2009”. Dal 12 giugno al 31 luglio, ogni venerdì dalle 19 alle 22, un nuovo seminario con temi che vanno dalla comunicazione alla gestione dei rapporti interpersonali, dalla libertà di coscienza alla dignità umana. I seminari sono tenuti dal prof. Michele Trimarchi, presso la sede dell’ISN a Roma in Via Alessandro Serpieri 11 e, in videoconferenza, presso la sede di Puia di Prata in provincia di Pordenone. A chi sono rivolti questi seminari? Conflitti, condizionamenti, paure, comunicazione, rapporto genitori/figli, rapporto di coppia, invidie, rapporto nutrizione/qualità della vita. Su quale base sono stati scelti questi argomenti? Cosa li accomuna? Mario Calvagno e Carmen Zammataro, redattori di RVS, intervistano il prof. Michele Trimarchi, psicologo, fondatore della neuropsicofisiologia negli anni ’70-’80, presidente ISN di Roma.
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Genitori, figli e insegnanti fra cronaca e conflitti: quali soluzioni? Nelle cronache degli ultimi mesi spesso ci sono notizie riguardanti i ragazzi nei loro rapporti con gli insegnanti e i genitori. La maggior parte delle volte si fa riferimento a situazioni abbastanza gravi (violenze tra ragazzi, nei confronti dei professori, della propria famiglia…). I docenti a volte non riescono a fare il proprio lavoro; i genitori dal canto loro sono ignari della doppia personalità dei propri figli, tranquilli in casa e bulli quando lasciano il nido. Spesso madri e padri per difendere coloro che hanno generato arrivano addirittura a picchiare gli insegnanti. La radice del problema sta nella ricerca della giustizia che il genere umano ha innata in sé: è un principio genetico. Pochi però riscontrano una risposta positiva a questo tipo di ricerca. Si chiede giustizia, si ottiene ingiustizia e quindi la si commette per riscattarsi. La soluzione è nelle scuole, nelle università, che devono capire e rispettare le predisposizioni genetiche. Dobbiamo far nascere le coscienze e informarle; occorre rispettare la dignità della persona. Ognuno di noi deve ubbidire a Dio, alla perfezione, alla Verità. Il Signore è dentro di noi e ci permette di riconoscere l’ingiustizia: egli ha già scritto il suo libro dentro ogni essere umano, poiché ci ha creati a sua immagine e somiglianza. Ogni uomo, in definitiva, ha bisogno di esprimersi ed è necessario che riesca a farlo, che possa manifestare le sue potenzialità e quanto di meraviglioso ha da donare a chi lo circonda. Intervista al prof. Michele Trimarchi, neuropsicofisiologo, presidente CEU (Centro Studi per l’Evoluzione Umana) e IPV (Ius Primi Viri), direttore del BHC (Brain Health Centre) |
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Cosa fare per vincere le proprie paure
Intervista al prof. Michele Trimarchi, neuropsicofisiologo e presidente CEU, centro per l’educazione globale, e Ius Primi Viri. Discussione sulle paure e su come liberarsene rimuovendo le cause invece di soffocare i sintomi delle fobie.
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