dna cervello coscienza consapevolezza educazione
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International Society of Neuropsychophysiology "Dal DNA il cervello, dal cervello la coscienza"
International Society of Neuropsychophysiology"Dal DNA il cervello, dal cervello la coscienza" 

 

LA LIBERTÀ DELLO SPIRITO

(ottobre-dicembre 2005)

di

 

Michele Trimarchi

 

La sovranità della dignità umana si coniuga con la libertà dello spirito: uno spirito libero guida il proprio cervello e si relaziona al mondo senza subire limitazioni.

La società è diventata una fitta rete di trappole e di mine vaganti. Muoversi in tale rete è molto difficile: la maggior parte delle indicazioni sono false e fuorvianti, anche le indicazioni per il “paradiso” portano all’“inferno”.

Di chi fidarsi?

Alla nascita ogni essere umano ha la Strada Maestra già tracciata geneticamente, protetta da pulsioni che indirizzano e guidano l’essere verso il “paradiso”. Ma sono rari coloro che riescono a superare la fitta rete dei condizionamenti in cui l’umanità è prigioniera.

Ci portiamo dietro un’eredità culturale che detta le sue regole fatte di parole piene di arroganza che si impongono sui cervelli con strumenti “diabolici”, violando tutte le pulsioni fisiologiche che hanno il compito di difendere la Strada Maestra che ciascuno ha in sé.

Si parla di ideali, di leggi che dovrebbero tutelare la vita umana, garantire la dignità della persona e la realizzazione di quel meraviglioso progetto che ogni essere fin dalla nascita rappresenta.

Ma sono solo parole, e ancora parole. Quante parole inutili vengono dette ogni giorno… A cosa servono le parole se i fatti le smentiscono?

I guai sono iniziati quando l’umanità ha scoperto che poteva creare simboli astratti per richiamare la realtà: da allora ha avuto inizio una cultura al cui interno ogni popolo ha costruito la propria storia con simboli attraverso i quali ha tramandato alle generazioni successive nozioni sempre più lontane dalla conoscenza che dovrebbe indirizzare l’umanità verso la realizzazione cosciente di quel meraviglioso progetto depositato nel cervello umano.

Eppure in un solo bambino è possibile osservare le tappe storiche ed evolutive dell’intera umanità: alla nascita il bambino non parla, gradualmente cerca di scoprire il mondo intorno a sé, e arriva il momento in cui inizia ad associare le parole alla realtà che lo circonda, ma a quel punto, nella maggior parte dei casi, vediamo il bambino entrare in confusione tra le parole che apprende e la realtà che lo circonda, perché parole e realtà non sempre coincidono.

L’essere umano dovrebbe invece poter continuare a identificare il mondo, e se stesso nel mondo, associando alla realtà codici linguistici con perfetta sintonia e sincronia. Il sostantivo dovrebbe sempre sostanziare la realtà, la quale dovrebbe essere identificata nei suoi aspetti formali e sostanziali, e soprattutto dovrebbe essere identificata l’utilità che la sostanza rappresenta per il benessere psicofisico e spirituale dell’individuo.

Ciò è “scritto” nella Strada Maestra che ognuno ha in sé nei suoi “due cervelli”: l’emisfero destro e l’emisfero sinistro esistono per favorire tale processo, mentre vediamo che essi divergono nella rappresentazione della realtà nel momento in cui il sostantivo non sostanzia lasciando la sostanza al di fuori della coscienza dell’essere. Emisfero destro ed emisfero sinistro svolgono così lavori separati: il sinistro si riempie di belle parole con perfetta consequenzialità logica, ma priva della sostanza che dovrebbe essere richiamata all’interno dell’emisfero destro. In tal modo si creano perfetti “computer”, che con i loro programmi descrivono tutto in maniera inanimata e priva di emozioni, mentre solo le emozioni sostanziano la vita.

Tale dissociazione sta trascinando l’umanità verso il baratro. Sono ormai trent’anni che cerchiamo di dimostrare con strumenti scientifici inequivocabili questa tremenda realtà. Per converso vediamo che si continuano a perpetuare errori su errori con l’utilizzazione di pseudo-esperti costruiti ad hoc per proteggere la grande ignoranza sulla vita che imperversa sotto ogni latitudine.

Non servono profeti per dirci quali conseguenze troveremo proseguendo in questa direzione.

Invito tutti a riflettere profondamente e a verificare i propri pensieri e le proprie idee per scegliere tutto ciò che è utile alla costruzione di una coscienza che abbia in sé positività e amore per la vita. È l’unica via da percorrere se vogliamo ritrovare dentro di noi quella Strada Maestra che porta verso la libertà dello spirito dove ognuno con la propria serenità può essere esempio per le nuove generazioni.