L’empirismo umano porta gradualmente l’uomo alla scoperta delle leggi che governano la Natura e l’Universo. In questo percorso evolutivo, però, l’uomo con il suo empirismo vìola continuamente le leggi della Natura e ne subisce le conseguenze: il modo per ridurre l’azione “coercitiva” delle leggi naturali è di conoscerle e rispettarle. Più conoscenza e coscienza delle leggi naturali, meno empirismo, più armonizzazione e integrazione dello sviluppo umano, sociale ed ambientale.
La “semplicità” con cui la Natura “scrive” i suoi messaggi si contrappone, purtroppo, alla “complessità” delle conoscenze scientifiche da noi prodotte. La Natura utilizza un alfabeto, una grammatica che gli uomini di scienza, senza averne coscienza, hanno già scoperto: l’alfabeto della Natura è rappresentato, infatti, dalla tavola periodica degli elementi atomici. Come l’uomo per scrivere un messaggio mette insieme le lettere dell’alfabeto, così la Natura mette insieme gli elementi atomici e dà vita ai suoi messaggi. I nostri organi di senso non percepiscono soltanto i messaggi prodotti dall’uomo, ma anche e soprattutto quelli della Natura. Ogni organismo biologico è un messaggio scritto con tali “lettere”. Tutto il mondo fisico e noi stessi veniamo prodotti o scritti con tali lettere.
La differenza fondamentale tra l’alfabeto della Natura e quello da noi realizzato consiste nel fatto che ogni lettera dell’alfabeto naturale ha un’anima che si integra sempre a quella di un altro elemento e l’insieme produce un messaggio vivente. Al contrario, l’alfabeto prodotto dall’uomo, pur sfruttando “lettere naturali” (atomi), sottrae loro la propria naturalità violando così le leggi di Natura.
Queste brevi riflessioni mettono in evidenza delle grandi verità scoperte dall’evoluzione umana. Ciò ci rende ottimisti per il futuro, poiché sappiamo che l’anima della Natura che vive e pulsa dentro di noi non si arrende e farà sì che l’alba di un nuovo giorno ci veda tutti partecipi ad una armonizzazione planetaria.