L’INVISIBILE INTORNO A NOI
(settembre-ottobre 1991)
di
Michele Trimarchi
Il campo elettromagnetico intorno a noi pullula di immagini, suoni, parole. Se per un attimo fossimo in grado di sentire e vedere tutto ciò che ci circonda “impazziremmo”. Le onde elettromagnetiche sono come tanti fiumi che scorrono nel loro letto e allo stesso tempo consentono alle barche di trasportare persone e materiali.
Quando, ad esempio, decidiamo di accendere la televisione o la radio per sintonizzarci su un programma, compiamo un’azione di grande selettività: è come pensare ad una singola persona conoscendone migliaia. Il cervello, infatti, pensando a qualcuno o a qualcosa, si sintonizza, come si fa con la radio e la televisione, con quella data persona, oggetto o luogo, mettendo in moto il programma specifico relativo alla persona, all’oggetto, al luogo. È chiaro che sto appena accennando a un discorso immenso che mi riservo di approfondire con altri articoli.
Ciò che dobbiamo ben comprendere è che siamo ancora ad una specie di “era paleolitica” rispetto alla conoscenza che dobbiamo acquisire del mondo fisico che ci circonda, di cui siamo “figli” e quindi parte integrante.
Tutti i fenomeni definiti “paranormali” potrebbero trovare la loro spiegazione nella fisica, nella chimica e nella biologia, solo che siamo troppo impegnati ad usare la scienza per produrre denaro, consumismo ed individualismi di vario genere. Ciò limita fortemente la ricerca della verità a scapito della qualità della vita, dell’ambiente, della salute e del “benessere”. Abbiamo suddiviso le scienze in fisiche, biologiche e umane, come se le prime non riguardassero l’uomo.
Credo che ormai siamo al limite della manipolazione ambientale e umana. Dobbiamo porre tutte le scienze al servizio dell’uomo e della qualità della vita, al fine di ristabilire equilibri fortemente alterati, per tentare di risanare l’ambiente e proseguire per quanto è possibile la vita sul nostro pianeta.
In Australia un uomo, poiché sentiva continuamente della musica nel suo cervello, si rivolse ad uno psichiatra. Si è scoperto che quella musica proveniva da una stazione radio. Per strane coincidenze il cervello di quell’uomo decodificava e monitorava nelle aree corticali li programma della radio… La Natura ha prodotto noi utilizzando le proprietà della materia e dell’energia. Il nostro cervello, in maniera empirica, ha prodotto tutto il mondo tecnologico utilizzando tali proprietà, e allo stesso tempo l’energia con tutto il suo dinamismo si rivela gradualmente alla nostra coscienza rendendoci partecipi all’evoluzione e alla vita dell’Universo.