dna cervello coscienza consapevolezza educazione
dna cervello coscienza consapevolezza educazione
International Society of Neuropsychophysiology "Dal DNA il cervello, dal cervello la coscienza"
International Society of Neuropsychophysiology"Dal DNA il cervello, dal cervello la coscienza" 

DICHIARAZIONE FINALE

 

Noi scienziati, giuristi, educatori e militanti per i diritti umani, riuniti nella Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani, Senato della Repubblica, il 23 febbraio 2006, consapevoli dell’importanza e della responsabilità di cui siamo investiti, conveniamo su quanto segue, impegnandoci a diffonderne e realizzarne gli obiettivi a livello nazionale ed internazionale:

Premesso che

 

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo riconosce a tutti gli esseri umani del pianeta pari dignità.

 

 

La dignità si sostanzia nel genoma come progetto che si estrinseca in tutto l’arco della vita.

 

 

La dignità è il valore della vita e come tale è un valore infinito che va sempre e comunque tutelato e rispettato.

 

 

La nascita biologica segue un processo che porta allo sviluppo delle potenzialità biofisiche che si completano con la pubertà.

 

 

Allo sviluppo biologico deve corrispondere di pari passo lo sviluppo dell’Io cosciente, che deve consentire all’individuo di sperimentare tutte le potenzialità di cui è dotato alla nascita.

 

 

Sono di fondamentale importanza tutte le informazioni che raggiungono il cervello e modulano lo sviluppo del comportamento e della coscienza.

 

 

Il bambino alla nascita è totalmente dipendente dalle informazioni familiari e sociali che riceve; la qualità delle informazioni determina la qualità dello sviluppo del comportamento e della coscienza.

 

 

Ogni informazione “informa” e “trasforma” l’evoluzione della coscienza.

 

 

L’Io deve essere “padrone” dell’attività psicomotoria del proprio corpo e del proprio cervello.

 

 

L’Io deve identificare il contenuto sostanziale delle informazioni per arricchire la propria conoscenza.

 

 

La libertà è direttamente proporzionale al grado di conoscenza che il bambino ha delle proprie potenzialità.

 

 

L’Io deve essere consapevole della sua unicità e delle sue possibilità di relazionarsi all’ambiente.

 

 

Ogni informazione deve essere data all’Io del bambino affinché possa identificarla e riconoscerla nel suo valore intrinseco.

 

 

Il bambino fin dalla nascita chiede di conoscere il “perché” e il “come” di se stesso e di tutto ciò che lo circonda.

 

 

L’autostima, l’autonomia, la fiducia in sé devono essere totali al momento della pubertà.

 

 

L’identità biologica di genere favorisce l’espressione e l’utilizzazione creativa, da parte dell’Io, del proprio corpo e del proprio cervello.

 

 

L’Io deve verificare ogni informazione nei suoi contenuti sostanziali e richiedere conoscenza e approfondimenti.

 

 

L’Io del bambino dispone di un cervello che ha possibilità infinite: non ci sono limiti alle sue capacità di percepire, comprendere, sperimentare ed esprimere tutto ciò che liberamente lo informa; per converso, qualsiasi imposizione condiziona e limita l’espressione delle sue potenzialità conoscitive e creative.

 

 

Nessuno nasce “buono” o cattivo; tutti nascono con un cervello pronto a realizzare un Io cosciente saggio e giusto.

 

 

Ogni cervello contiene in sé in potenza la dignità, la libertà, la giustizia e l’amore come pulsioni genetiche fondamentali ed è in grado di verificare ciò che è armonico o disarmonico, vero o falso.

 

 

I bambini sono sempre disponibili a conoscere, ma rifiutano tutto ciò che vìola il loro diritto naturale al rispetto della loro dignità e della loro libertà di comprendere e scegliere ciò che è utile e giusto.

 

 

Tutto ciò premesso, e sulla base delle conoscenze fornite dalla Neuropsicofisiologia sui processi che regolano lo sviluppo della coscienza all’interno del cervello umano, affermiamo che:

 

L’educazione è un atto continuo e costante finalizzato al graduale

 

raggiungimento del suo obiettivo primario di rendere ogni individuo

 

consapevole del valore della propria esistenza e della propria unicità come

 

dignità dell’essere che in nessun caso può essere violata, alterata, mercificata.

 

 

 

L’educazione deve portare gradualmente l’individuo alla presa di coscienza di

 

tutte le sue potenzialità biofisiche, psicologiche, conoscitive.

 

 

 

L’educazione deve educĕre l’autostima fornendo la possibilità di autocritica, e

 

favorire il superamento di ogni ostacolo che limita la crescita della coscienza e la

 

sua espressione.

 

 

 

L’educazione forma l’Io del bambino attraverso la conoscenza obbiettiva ed

 

oggettiva della realtà, ovvero l’identificazione delle ragioni per cui ogni cosa

 

esiste e della sua utilità sostanziale.

 

 

 

L’educazione deve formare l’Io con la conoscenza; l’istruzione deve fornire

 

all’Io e al suo cervello tutti quegli strumenti culturali (linguistici, matematici,

 

tecnologici, simbolici) utili alla sua espressione cosciente e creativa.

 

 

L’educazione, attuata sulla base di tali conoscenze neuropsicofisiologiche,

consentirà ad ogni essere umano di guidare la propria esistenza e la propria

evoluzione verso una armonizzazione umana e sociale, nazionale e

internazionale, con l’integrazione di tutti quei valori che gli uomini illuminati

nell’arco della storia hanno lasciato come eredità all’intero genere umano.