PASQUA 2018
L’ipocrisia del cervello “sinistro” non ha limiti: continua a festeggiare la Pasqua, ovvero il Sacrificio, la Crocifissione e la Sofferenza di Cristo, “nascondendo” l’orgoglio, l’ignoranza, la rabbia, le invidie, le gelosie, la cattiveria, la malvagità, la falsità, senza eliminare la negatività dal proprio cervello che viene trasmessa, non geneticamente, ma per condizionamento ed ingiustizia sociali, ovvero per ignoranza.
L’ignoranza, in quanto tale, può essere eliminata con l’Autocritica, con la Ricerca del Giusto e della Verità, promosse dalla Filogenesi e quindi dai nostri geni, sia con pulsioni continue, sia con i sogni, con intuizioni e con messaggi sacrificali inviatici storicamente come Richiami Educativi capaci di rimuovere la nostra ignoranza con Valori Universali che ci offrono, ogni volta, l’opportunità di dialogare, di amare e di crescere.
Quindi, quando con le varie feste non richiamiamo il vissuto sacrificale di Uomini che hanno dato la loro Vita, ridicolizzati dall’arroganza dell’ignoranza, torturati e uccisi da chi non ha acquisito coscienza e consapevolezza delle ragioni e motivazioni dei loro sacrifici, siamo complici di omicidi, di torture e di cattiverie e ci salviamo solo perché l’ignoranza nega il libero arbitrio e quindi abbiamo, e avremo sempre, la possibilità di riscattarci e di riprendere il cammino della nostra evoluzione cosciente, nel momento in cui i festeggiamenti diventano Sofferenza e Amore e Compartecipazione al Sacrificio donatoci dall’Amore di Dio.
Buone Feste, per il contenuto sostanziale e sacrificale che le Feste devono richiamare.
Michele Trimarchi
NEUROPSICOFISIOLOGIA DELL’EDUCAZIONE DALLA RIPETITIVITÀ DELLE MEMORIE ALLA GENIALITÀ DELL’IO
Ho sempre sentito dentro di me il Senso della Rinascita, quel senso di sé a cui ci si sente radicati quando si è in pace, a cui aggrapparsi nei momenti bui, a cui ricongiungersi quando, grazie ai propri errori, si comprende qualcosa di importante, nella percezione di una “leggerezza” interiore che riabilita ciascuno alla propria essenza.
Tutto ormai satura.
Ogni significato si è svuotato di sé, ormai ridotto al “fine a sé stesso”, poiché il più delle volte manca in Io Cosciente che lo alimenti, mantenendolo vivo.
Anche le tradizioni sono ormai deprivate della simbologia da cui hanno preso origine, passando dal loro significato simbolico alla ripetizione di ciò che non si sa più perché si fa.
Sta di fatto che ogni simbolo codificato dall’Uomo trova senso solo se l’Intelligenza Genetica Umana ne mantiene chiaro il significato.
Ma questo può avvenire solo se il comportamento umano è frutto di una sinergia tra i due emisferi cerebrali, altrimenti si finisce per cadere nella trappola della ripetitività fine a sé stessa, in cui purtroppo non c’è più posto per l’espressione dell’Intelligenza Filogenetica, da cui noi tutti proveniamo, grazie alla quale lo Spirito Umano si esprime.
Se pensiamo al valore etimologico delle parole (anch’esse codificate dall’Uomo), PASQUA deriva dal greco PASCHA, a sua volta derivante dall’aramaico PESACH, con il significato di “passare oltre”, “passaggio da uno stato ad un altro” (“da uno stato di schiavitù sotto gli Egiziani all’inizio di nuova libertà con Dio”, se vogliamo stare alla Storia di Israele).
Così, dopo queste riflessioni, mi sento di augurare a tutti noi i nostri continui PASSAGGI INTERIORI, ma soprattutto auguro che la NeuroPsicoFisiologia dell’Educazione diventi presto PATRIMONIO SPENDIBILE DI TUTTI, quale unica Scienza in grado di favorire quei Passaggi Interiori che consentono l’espressione dello Spirito Umano con la sua Genialità.
BUONA PASQUA!
Marina Salvadore