L’INTELLIGENZA DELLA NATURA E I LIMITI DELLA SCIENZA
di
Michele Trimarchi
Relazione tenuta al Convegno
“OGM: SCIENZA, NATURA E DIRITTO”
Domenica 9 maggio 2010 Centro Congressi Alta Forum
Piazza Don Domenico Pianoro, Campodarsego (PD)
PREMESSA
Prima di entrare nel vivo della trattazione della mia relazione, vi voglio raccontare una piccola storia che tutti certamente conosciamo, su cui la Scienza e l’Educazione hanno riflettuto molto poco.
Accadde migliaia di anni fa che una folla inferocita era pronta a lapidare una donna perché aveva violato la pubblica morale nonché i principi religiosi del tempo.
In tale occasione, un Grande “Neuroscienziato”, Profondo Conoscitore della psiche e dei sentimenti umani, con poche informazioni paralizzò la folla, salvando la donna.
Le informazioni erano: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei.”
Il Sapiente “Neuroscienziato” dimostrò con i fatti il rapporto che esiste tra informazione e coscienza passando, naturalmente, attraverso le vie neuropsicofisiologiche che trasportano le informazioni al cervello umano; e la risposta ha reso giustizia alla verità contenuta nelle parole.
INTELLIGENZA E GENETICA
Noi certamente non sappiamo quale Università o Accademia abbia “formato” il Grande “Neuroscienziato” di quel tempo; ciò non toglie che siamo in grado oggi di comprendere il collegamento che esiste tra informazione verbale, percezione uditiva, identificazione formale e semantica delle informazioni da parte dell’emisfero sinistro, nonché riconoscimento dei contenuti sostanziali di tali informazioni da parte della memoria genetica dell’emisfero destro, risposta sinergica da parte dei lobi frontali ed inibizione del comportamento aggressivo di ogni singola persona della folla che riteneva di essere nel giusto nel voler lapidare la donna.
Ed ecco l’ennesima dimostrazione di quanto ho già scritto su “L’etica dell’inviolabilità della memoria genetica”, secondo la quale non c’è colpa negli esseri umani (vedi folla) ma tanta ignoranza gestita da condizionamenti da parte di modelli morali, religiosi, politici, giuridici, economici, consumistici.
Dopo migliaia di anni, vediamo ogni giorno il ripetersi di situazioni simili, dove la comunicazione è ridotta “a lumicino”, dove tutti parlano e sono veramente pochi quelli che ascoltano.
La differenza tra ieri ed oggi è che ieri c’erano molti più spazi per il silenzio nell’ascolto e quindi c’era la possibilità anche di riflettere su ciò che è giusto per la situazione in atto; mentre oggi l’enorme quantità di informazioni che raggiungono i cervelli impediscono il sinergismo interemisferico (comprensione tra l’aspetto formale e sostanziale delle informazioni). Per converso, la non comprensione genera a sua volta stati di ansia, di paura con reazioni avverse di ogni genere, per cui il potere del ruolo, le promesse, le minacce e i ricatti riescono ancora a condizionare e a schiavizzare gli esseri umani portandoli gradualmente nel “baratro” intrapersonale, interpersonale, familiare, sociale e planetario.
MODELLI SOCIALI E DIGNITA’ UMANA
Questa situazione si riflette sui sistemi politici, giuridici, economici, scientifici, culturali e religiosi, sistemi strutturati in modelli autogestiti con una gerarchia di poteri nei quali vige l’obbligatorietà del ruolo sociale come mezzo di difesa e di protezione dei modelli stessi.In tali sistemi, viene esclusa la Dignità Umana, la Libertà di Coscienza, l’armonizzazione dei Valori e nessuno può opporsi su quanto viene stabilito dai poteri che dominano i sistemi ed i modelli sociali.
In tale situazione, non c’è spazio per la creatività umana poiché anche questa viene regolamentata dai poteri che dominano l’evoluzione socio-politica e culturale dei Popoli.
Vediamo così che l’ordinamento giuridico, così come quello economico, scientifico e religioso, fondano le loro regole su quanto da essi stabilito. Esempio: il modello politico democratico stabilisce che le leggi vengono fatte dal Parlamento secondo sistemi pseudo-democratici, ove domina la maggioranza dei cittadini che eleggono i parlamentari. Il sistema prevede che il 51% possa decidere ciò che è giusto per il 100% della popolazione. E’ giusto tutto ciò?
Noi riteniamo di no. Davanti all’evento della lapidazione della donna, la risposta è stata unanime su ciò che era giusto: riflettiamo!
Se rapportiamo tale esempio a tutti gli altri ordinamenti, scopriremo che dappertutto abbiamo situazioni simili. Perfino in quello religioso, dove nella stessa famiglia si vivono spesso forme di ricerca spirituale altamente conflittuali e contrapposte.
La Giustizia utilizza il potere coercitivo per imporsi su tutti i cittadini e gli stessi ruoli all’interno dell’intero ordinamento vìolano spesso i principi regolatori della Giustizia. Per non parlare di quelli economici, che sono così conflittuali da creare discriminazioni e disparità tra i cittadini con gravi conflittualità umane e sociali.
Di cos’altro vogliamo parlare? Della Scienza, dell’Educazione, della Spiritualità?
Quanta cecità o quanta (come affermava Einstein) stupidità, ma io direi, quanta ignoranza domina ancora il comportamento umano!
Si tratta solo di prendere coscienza e divenire consapevoli che, malgrado tutto, abbiamo ancora la possibilità di comprendere che possiamo decidere il nostro destino, a condizione che nessuno si vanti del proprio passato ed inizi, insieme agli altri, a progettare un presente fondato sulle Pari Dignità.
Ciò significa che ci sono dei Valori Universali riconosciuti a tutti gli esseri umani della Terra e Tali Valori sono contenuti nel genoma umano e di tutti gli organismi esistenti.
Manipolando i geni, abbiamo già commesso errori gravissimi. Fermiamoci, finché siamo in tempo, ed iniziamo subito a riflettere su come recuperare la consapevolezza della “perfezione” della Natura, nel massimo rispetto delle Sue Leggi, tenendo bene in evidenza che l’Intelligenza della Natura non è stata prodotta dall’uomo; semmai, è l’uomo che è stato prodotto biologicamente dall’Intelligenza della Natura.
E’ quindi urgente che la scienza si appropri di quella Conoscenza che rende giustizia alla Logica della Natura, con la quale è possibile ancora salvare il salvabile, poiché l’ignoranza dell’uomo ha raggiunto livelli di speculazione tali da voler manipolare il genoma di tutti gli organismi che costituiscono il sistema ecologico, attraverso il quale abbiamo ancora la possibilità di riconoscerci e di riconoscere La Vita sul nostro Pianeta.
Non si tratta oggi di salvare una donna dalla lapidazione, ma di salvare l’intera umanità dall’autodistruzione.
L’INTEGRAZIONE DELLE SCIENZE RENDE GIUSTIZIA AL DINAMISMO DELLA VITA
La scienza deve produrre conoscenza e non teorie astratte
Sulla scienza abbiamo già detto molto all’interno de “L’etica per l’inviolabilità della memoria genetica”, ovvero abbiamo precisato che il metodo statistico e i modelli nozionistici non possono condurre ad una reale conoscenza della fisiologia, né di un fiorellino né tanto meno dell’essere umano.
E’ necessario, dunque, un Metodo Scientifico Integrato con il quale identificare tutto il processo che dà vita ad ogni elemento che costituisce il nostro ecosistema, che sia in grado di riconoscere quell’infinito scambio di informazioni tra atomi, molecole, cellule, organismi.
Con l’Integrazione delle Scienze, infatti, si può utilizzate la fisica, la chimica, la biologia, l’elettromagnetismo, la psicologia, la sociologia ed altro senza continuare a separare in discipline ciò che nasce, cresce, si sviluppa con un dinamismo che non ha separazioni di nessun tipo, con un continuum regolato da quei campi energetici che ritmano sia l’Atomo che il Sistema Solare e l’Universo.
Non c’è separazione, infatti, tra la vita di un atomo, l’influenza del campo magnetico terrestre, gravitazionale, eccetera.
Come abbiamo constatato dall’evento che abbiamo analizzato, ogni persona nella folla ha potuto riconoscere “la Verità” trasportata dalle parole al di là della propria cultura e formazione.
Il cervello contiene in sé una propria intelligenza genetica e questo lo possiamo vedere anche nei bambini o nel mondo animale o nella Natura che sa sempre e comunque riconoscere ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che è armonico da ciò che è disarmonico.
INTELLIGENZA NATURALE E ARTIFICIALE
L’intelligenza regolata dalla memoria genetica rimane attiva nel nostro emisfero destro per tutta la vita e può essere definita naturale, in quanto identifica tutte le caratteristiche biofisiche, energetiche delle informazioni (musica, colori, sapori e tutte le forme di energia prodotte dalla Natura), integra producendo come risposta emozioni, sensazioni, intuizioni, sogni, trasferendoli nell’emisfero sinistro per una razionalizzazione in codici linguistici, matematici, simbolici, attraverso i quali si producono “progetti”, “modelli” capaci di fornire agli altri conoscenze utili all’arricchimento della coscienza.
Nell’emisfero sinistro si sviluppa così l’intelligenza “artificiale”, solo dopo l’acquisizione di codici linguistici e matematici attraverso i processi di istruzione quali grammatica, aritmetica, matematica, regole, nozioni, informazioni astratte associate (Pavlov) per richiamare o identificare la stessa realtà oggettiva ed obiettiva.
Purtroppo, la confusione che esiste tra istruzione ed educazione produce seri problemi nello sviluppo della personalità, con una netta separazione tra emozioni, razionalità, creatività; per non parlare poi di quei valori propriamente umani, legati alla Dignità, alla Libertà, alla Giustizia, all’Amore.
Su tutto ciò, dovremmo dire che chi ha compreso si faccia avanti e faccia l’educatore.
EDUCAZIONE E ISTRUZIONE
La chiave per risolvere questo problema risiede nel metodo che scinde l’educazione dall’istruzione: l’educazione non istruisce ma utilizza l’istruzione come mezzo per arricchire la coscienza di conoscenze utili al proprio iter esistenziale.
L’educazione favorisce lo sviluppo della coscienza e l’istruzione fornisce alla coscienza strumenti di decodificazione e codificazione per la comunicazione verbale, scritta, artistica, matematica.
Più l’Io Cosciente è ricco di strumenti conoscitivi, più può progettare, elaborare, comunicare e scambiare con gli altri la propria creatività. La saggezza segue questa via, a tutt’oggi sconosciuta alle istituzioni educative dei vari Paesi. Ecco perché è raro incontrare individui saggi, poiché essi si formano attraverso una autodidattica guidata dall’intelligenza naturale non soggetta all’autoritarismo dell’”ignoranza” che utilizza il potere come mezzo per conservare il proprio ruolo e la propria posizione sociale. Laddove l’autoritarismo prende forza sul cervello del bambino o dell’adulto, si forma un condizionamento cerebrale che va a limitare l’azione dell’Io Cosciente, poiché il condizionamento diventa un automatismo del comportamento che esclude una percezione oggettiva ed obiettiva della realtà: la persona agisce sulla base del condizionamento subìto, ovvero fornisce all’ambiente una risposta proporzionata alle caratteristiche del condizionamento stesso (pregiudizi, preconcetti, risposte automatiche ripetitive).
La conoscenza delle funzioni superiori del cervello umano e di come i due emisferi cerebrali codificano e decodificano le informazioni ci ha permesso di chiarire tali meccanismi.
Questo è certamente un momento importante dell’evoluzione umana che ci consente di comprendere come organizzare e riorganizzare l’educazione e l’istruzione al fine di creare una scuola ed una università in grado di favorire lo sviluppo della coscienza con i valori espressi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e allo stesso tempo utilizzare tutti i mezzi tecnologici per ampliare lo scambio cooperativo fra gli esseri umani della Terra, per un sostanziale incremento di tutte quelle conoscenze utili soprattutto per l’attuazione delle Pari Dignità, conditio sine qua non per un reale scambio di esperienze e valori che facciano superare ogni forma di discriminazione in favore della universalità della vita.
E’ in questa direzione che l’intelligenza umana saprà sempre riconoscere il dinamismo della realtà obiettiva ed oggettiva e allo stesso tempo creare all’interno della comunicazione tutti quei progetti che possono favorire la cooperazione socio-economica e culturale, nonché tecnologica, ed eliminare quelle barriere discriminative prodotte dalla stupidità e dall’ignoranza che spingeva tutti ad essere superiori agli altri senza comprendere l’immensa gioia che deriva dal sentirsi unici e irripetibili e scambiare attraverso il dialogo quella ricchezza di esperienze che sono proprie di ogni individuo della Terra.
Una tale intelligenza eliminerebbe soprattutto quelle astrazioni logico-razionali che spingono poi a violare le Leggi di Natura, favorendo così l’espressione creativa della nostra esistenza.
Il Diritto, infatti, riconosce fondamentalmente l’Esistenza come valore inalienabile e l’Esistenza, nei suoi processi filogenetici ed ontogenetici, va sempre e comunque rispettata.
Come si può pensare che violare le Leggi di Natura può essere considerato giusto solo perché si ipotizza in astratto la possibilità di farlo e di poter sfruttare tali modificazioni per fini totalmente diversi da quelli previsti dall’evoluzione dell’ecosistema?
Ecco che in questo caso, se venisse posta la domanda in maniera corretta all’intera umanità, tutti potrebbero urlare “Che nessuno tocchi, non solo il genoma, ma anche l’intero sistema ecologico”.
CONCLUSIONI
In conclusione, possiamo affermare che l’Intelligenza della Natura è contenuta in potenza nella memoria genetica di tutti gli organismi esistenti.
La Creatività della Natura ha prodotto la bio-diversità attraverso la quale l’intero sistema ecologico sviluppa, con il suo dinamismo, l’evoluzione biologica, dando vita ad una “danza” di forme, colori sempre più sofisticati, consentendo ai cervelli della donna e dell’uomo di essere osservatori e interpreti di questo meraviglioso concerto che è la vita sul nostro Pianeta.
Sta a noi dimostrare, utilizzando l’Intelligenza Naturale del nostro emisfero destro, che sappiamo essere capaci di godere, integrando l’evoluzione biologica all’evoluzione culturale, dove la cultura renda giustizia all’Armonia della Natura e, allo stesso tempo, motivi la vita sul nostro Pianeta.