La vita senza tempo
Professor Michele Trimarchi
(luglio – settembre 2005)
«Ascolta nel silenzio il mio pensiero…»: nel silenzio delle memorie risuona l’infinito dell’intero universo. Il DNA dell’uomo e della donna, con i suoi 46 cromosomi e gli oltre 100.000 geni, vibra costantemente con oscillazioni variabili pronto a risuonare con il campo vibrazionale di ogni atomo, che ne costituisce l’“anima”. Ciò significa che i campi elettromagnetici dei singoli atomi sono veri e propri “concerti”, e se potessimo portarli alla nostra coscienza non ci sarebbe un attimo senza godimenti. Nel nostro cervello, che contiene in sé i due emisferi destro e sinistro, vi è la possibilità di formare engrammi mnemonici, o memorie, che ci conducono in situazioni banalissime, e allo stesso tempo vi è la possibilità di raggiungere stati di coscienza e di vibrazione emozionale capaci di renderci “simili” a Dio. Questa è la potenza del nostro cervello, e del cervello di ogni bambino alla nascita. Venticinque anni fa il giornalista Dell’Aglio di un noto quotidiano, dopo avermi fatto una lunga intervista, uscì a tutta pagina con il titolo: «Geni si nasce, imbecilli si diventa». Quanti hanno riflettuto e ancora riflettono su questo titolo? Cosa ha spinto Dell’Aglio a tale affermazione? È stato dimostrato che il cervello del bambino già nel ventre materno inizia a percepire tutto lo stato vibrazionale della madre, formando dentro di sé le fondamenta della sua esistenza. Dopo la nascita gli organi di senso e il corpo diventano le vie preferenziali delle informazioni che raggiungono il cervello, riducendo sempre più la libertà di risuonare con le varie forme di energia che pervadono e avvolgono la nostra realtà biologica e biofisica. La differenza fra “biologico” e “biofisico” sta nel fatto che la biologia viene circoscritta alle strutture organiche materiali, trascurando la realtà biofisica informazionale, vibrazionale, elettromagnetica che costituisce l’essenza dell’esistente. La sofferenza umana sta raggiungendo livelli estremi; le ansie e le paure invadono i cervelli; le industrie farmaceutiche inventano “pillole” nel tentativo di ridurre la somatizzazione dolorosa della sofferenza. Tutto l’organismo, sottoposto alle somatizzazioni, viene stressato sempre più, e gli “specialisti” codificano nuove sindromi e psicopatologie con associate “terapie” fatte di farmaci e troppo spesso di parole inutili. Abbiamo detto più volte che nel bambino deve formarsi il “pilota del cervello”, il quale deve imparare rapidamente a guidare, nel tempo e nello spazio, la propria esistenza. Il pilota è l’Io, l’Anima, lo Spirito - come lo volete chiamare - che risiede nei lobi frontali destro e sinistro del cervello e che può inibire o attivare ogni funzione del proprio corpo e della propria mente. È l’Io che deve gestire e dirigere i propri organi di senso alla ricerca e alla scoperta delle meraviglie di un mondo di conoscenza che è disponibile a chi la cerca. L’intima essenza della natura è vibrazione, non è solo forma, eppure la banalità della percezione si sofferma troppo sulle forme senza entrare in risonanza con le vibrazioni e il dinamismo dell’essenza contenuta all’interno delle forme, ma le forme non generano emozione. L’emozione viene prodotta da stati vibrazionali dell’Energia, e il Pilota deve creare le condizioni, nel proprio cervello, per ricercare la sintonia con le forze armoniche della natura. E tutta la creatività umana deve salire di piano per progettare e creare stati vibrazionali armonici capaci di generare il piacere e la gioia di socializzare, dialogare, cooperare. Solo così ci si evolve e si inizia una graduale uscita dalla conflittualità drammatica che rende ormai impossibile l’esistenza sul nostro pianeta. Quindi crea il silenzio dentro di te. Osserva, ascolta e cerca di percepire ciò che normalmente non si vede, non si sente, non si tocca, ma esiste, è “tangibile” per il tuo Io ed è pronto a risuonare con te e a produrti infinite emozioni.