dna cervello coscienza consapevolezza educazione
dna cervello coscienza consapevolezza educazione
International Society of Neuropsychophysiology "Dal DNA il cervello, dal cervello la coscienza"
International Society of Neuropsychophysiology"Dal DNA il cervello, dal cervello la coscienza" 

 

Convegno Internazionale

EDUCAZIONE PER LA DIGNITA' UMANA

Una metodologia scientifica per esprimere

le potenzialità universali del genoma umano

 

FINALITÀ DEL CONVEGNO

PREMESSE ED OBIETTIVI DELL’EDUCAZIONE PER LA DIGNITÀ UMANA  Prof. Michele Trimarchi DICHIARAZIONE CONCLUSIVA

Roma, Palazzo Giustiniani, Sala dei Presidenti, 23 febbraio 2006

Sotto l’Alto Patronato del

Presidente della Repubblica

Con il patrocinio di:

Senato della Repubblica

Camera dei Deputati

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Parlamento Europeo

Commissione Europea

Il Presidente, Josè Manuel Barroso

 

Consiglio d’Europa

Il Segretario Generale, Terry Davis

 

Ministero degli Affari Esteri

Ministero dell’Interno

Ministero della Difesa

Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Ministero delle Pari Opportunità

Ministero delle Politiche Comunitarie

Regione Lazio

Comune di Roma

FINALITÀ DEL CONVEGNO

Educere le potenzialità racchiuse nel genoma umano è compito sostanziale e formale dell’educazione, soprattutto nella scuola primaria e secondaria, la quale deve indirizzare alla scoperta di sé stessi e del mondo circostante. A tutt’oggi non si educa, ma si istruisce; ciò crea all’interno del cervello umano gravi conflitti tra emozioni, razionalità e creatività, producendo un tecnicismo dissociato dalla propria realtà emozionale e causando gravi dalli all’intera umanità. I valori fondamentali che, sotto forma di pulsioni biologiche, sono racchiusi in tutte le donne e gli uomini della Terra, necessitano di una presa di coscienza consapevole senza la quale non esistono la donna e l’uomo consapevoli e coscienti del loro essere e del loro divenire. Il Convegno che proponiamo deve definire in maniera inequivocabile una metodologia scientifica pedagogica in grado di eliminare il caos che sussiste nel campo della formazione dei formatori e dei docenti di ogni ordine e grado, in quanto essi sono spesso bravi tecnici, ma nulla o quasi sanno dell’educazione. I loro metodi demotivano i ragazzi all’apprendimento e alla formazione costringendoli in nozionismi che non consentono loro di identificare obiettivamente ed oggettivamente né sé stessi né la realtà che li circonda. Da circa trent’anni ci dedichiamo all’educazione con metodo multidisciplinare integrato e, grazie agli studi condotti sulle funzioni superiori del cervello umano, siamo oggi in grado di definire e dare chiarezza a tutti i processi che sottostanno alla presa di coscienza di quei valori che possono e devono motivare l’esistenza umana della donna e dell’uomo. Tutto ciò non può essere procrastinato in quanto – per inciso, e su questo non diciamo niente di nuovo – la demotivazione, la conflittualità dei giovani, elementi causali di psicopatologie gravi e di uso e abuso di droghe, trovano la loro causa in quei meccanismi pedagogici, educativi, familiari e sociali che vengono sistematicamente rifiutati e combattuti dalla maggior parte degli esseri umani. L’educazione deve motivare alla vita ogni singolo individuo e liberarlo dalla schiavitù di quei condizionamenti che subisce, fin dalla nascita; proprio per l’arroganza dell’ignoranza che pretende di imporre tutto senza dare nulla di ciò che è concretamente e sostanzialmente utile. Dignità, libertà, giustizia e gioia di vivere: la presa di coscienza di questi valori deve essere l’obiettivo primario dell’educazione.

 

PREMESSE ED OBIETTIVI DELL’EDUCAZIONE PER LA DIGNITÀ UMANA

Premesso che:

-La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo riconosce a tutti gli esseri umani del pianeta pari dignità.

-La dignità si sostanzia nel genoma umano come progetto che si estrinseca in tutto l’arco della vita.

-La dignità è il valore della vita e come tale è un valore infinito che va sempre e comunque rispettato.

-La nascita biologica segue un processo che porta allo sviluppo delle potenzialità biofisiche che si completano con la pubertà.

-Allo sviluppo biologico deve corrispondere di pari passo lo sviluppo dell’Io cosciente, che deve consentire all’individuo di sperimentare tutte le potenzialità di cui è dotato alla nascita.

-Sono di fondamentale importanza tutte le informazioni che raggiungono il cervello e modulano lo sviluppo del comportamento e della coscienza.

-Il bambino alla nascita è totalmente dipendente dalle informazioni familiari e sociali che riceve; la qualità delle informazioni determina la qualità dello sviluppo del comportamento e della coscienza.

-Ogni informazione “informa” e “trasforma” l’evoluzione della coscienza.  

-L’Io deve essere “padrone” dell’attività psicomotoria del proprio corpo e del proprio cervello.

-L’Io deve identificare il contenuto sostanziale delle informazioni per arricchire la propria coscienza.

-La libertà è direttamente proporzionale al grado di conoscenza che il bambino ha delle proprie potenzialità.

-L’Io deve essere consapevole della sua unicità e delle sue possibilità di relazionarsi all’ambiente.

-Ogni informazione deve essere data all’Io del bambino affinché possa  identificarla e riconoscerla nel suo valore intrinseco.

-Il bambino fin dalla nascita chiede di conoscere il “perché” e il “come” di sé stesso e di tutto ciò che lo circonda.

-L’autostima, l’autonomia, la fiducia in sé devono essere totali al momento della pubertà.

-L’identità biologica di genere favorisce l’espressione e l’utilizzazione creativa, da parte dell’Io, del proprio corpo r del proprio cervello.

-L’Io deve verificare ogni informazione nei suoi contenuti sostanziali e richiedere conoscenza e approfondimenti.

-L’Io del bambino dispone di un cervello che ha possibilità infinite: non ci sono limiti alle sue capacità di percepire, comprendere, sperimentare ed esprimere tutto ciò che liberamente lo informa; per converso, qualsiasi imposizione condiziona e limita l’espressione delle sue potenzialità conoscitive e creative.

-Nessuno nasce “buono” o “cattivo”; tutti nascono con un cervello pronto a realizzare un Io cosciente saggio e giusto.

-Ogni cervello contiene in sé in potenza la dignità, la libertà, la giustizia e l’amore come pulsioni genetiche fondamentali ed è in grado di verificare ciò che è armonico o disarmonico, vero o falso.

-I bambini sono sempre disponibili a conoscere, ma rifiutano tutto ciò che vìola il loro diritto naturale al rispetto della loro dignità e della loro libertà di comprendere e scegliere ciò che è utile e giusto.

 

 

Tutto ciò premesso, e sulla base delle conoscenze fornite dalla Neuropsicofisiolo-

 

 

gia sui processi che regolano lo sviluppo della coscienza all'interno del cervello u-

 

 

mano, affermiamo che:

 

-L’educazione è un atto continuo e costante finalizzato al graduale raggiungimento del suo obiettivo primario di rendere ogni individuo consapevole del valore della propria esistenza e della propria unicità come dignità dell’essere che in nessun caso può essere violata, alterata, mercificata.

-L’educazione deve portare gradualmente l’individuo alla presa di coscienza di tutte le sue potenzialità biofisiche, psicologiche, conoscitive.

-L’educazione deve educere l’autostima fornendo la possibilità di autocritica, e favorire il superamento di ogni ostacolo che limita la crescita della coscienza e la sua espressione.

-L’educazione forma l’Io del bambino attraverso la conoscenza obiettiva ed oggettiva della realtà, ovvero l’identificazione delle ragioni per cui ogni cosa esiste e della sua utilità sostanziale.

-L’educazione deve formare l’Io con la conoscenza; l’istruzione deve fornire all’Io e al suo cervello tutti quegli strumenti culturali (linguistici, matematici, tecnologici, simbolici) utili alla sua espressione cosciente e creativa.

L’educazione, attuata sulla base di tali conoscenze neuropsicofisiologiche, consentirà ad ogni essere umano di guidare la propria esistenza e la propria evoluzione verso una armonizzazione umana e sociale, nazionale e internazionale, con l’integrazione di tutti quei valori che gli uomini illuminati nell’arco della storia hanno lasciato come eredità all’intero genere umano.

Professor Michele Trimarchi

DICHIARAZIONE CONCLUSIVA

Noi scienziati, giuristi, educatori e militanti per i diritti umani, riuniti nella Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani, Senato della Repubblica, il 23 febbraio 2006, consapevoli dell’importanza e della responsabilità di cui siamo investiti, conveniamo su quanto segue, impegnandoci a diffonderne e realizzarne gli obiettivi a livello nazionale ed internazionale.

Premesso che:

-La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo riconosce a tutti gli esseri

 

umani del pianeta pari dignità.

 

-La dignità si sostanzia nel genoma come progetto che si estrinseca in tutto

 

l’arco della vita.

 

-La dignità è il valore della vita e come tale è un valore infinito che va

 

sempre e comunque tutelato e rispettato.

 

-La nascita biologica segue un processo che porta allo sviluppo dell’Io

 

cosciente, che deve consentire all’individuo di sperimentare tutte le

 

potenzialità di cui è dotato alla nascita.

 

-Sono di fondamentale importanza tutte le informazioni che raggiungono il

 

cervello e modulano lo sviluppo del comportamento e della coscienza.

 

-Il bambino alla nascita è totalmente dipendente dalle informazioni familiari

 

soclali che riceve; la qualità delle informazioni determina la qualità dello

 

sviluppa del comportamento e della coscienza.

 

-Ogni informazione “informa” e “trasforma” l’evoluzione della coscienza.

 

-L’Io deve essere “padrone” dell’attività psicomotoria del propri corpo e del

 

proprio cervello.

 

-L’Io deve identificare il contenuto sostanziale delle informazioni per arricchi-

 

re la propria conoscenza.

 

-La libertà è direttamente proporzionale al grado di conoscenza che il bam-

 

bino ha delle proprie potenzialità.

 

-L’Io deve essere consapevole della sua unicità e delle sue possibilità di rela-

 

zionarsi all’ambiente.

 

​-Ogni informazione deve essere data all’Io del bambino affinché possa 

 

identificarla e riconoscerla nel suo valore intrinseco.

 

-Il bambino fin dalla nascita chiede il “perché” e il “come” di sé stesso e di

 

tutto ciò che lo circonda.

 

-L’autostima, l’autonomia, la fiducia in sé devono essere totali al momento

 

della pubertà.

 

-L’identità biologica di genere favorisce l’espressione e l’utilizzazione creati-

 

va, da parte dell’Io, del proprio corpo e del proprio cervello.

 

-L’Io deve identificare ogni informazione nei suoi contenuti sostanziali e ri-

 

chiedere conoscenza e approfondimenti.

 

-L’Io del bambino dispone di un cervello che ha possibilità infinite: non ci

 

sono limiti alle sue capacità di percepire, comprendere, sperimentare ed e-

 

sprimere tutto ciò che liberamente lo informa; per converso, qualsiasi impo-

 

sizione condiziona e limita l’espressione delle sue potenzialità conoscitive e

 

conoscitive e creative.

 

-Nessuno nasce “buono” o “cattivo”; tutti nascono con un cervello pronto a

 

realizzare un Io cosciente saggio e giusto.

 

-Ogni cervello contiene in sé in potenza la dignità, la libertà, la giustizia e

 

l’amore come pulsioni genetiche fondamentali ed è in grado di verificare

 

ciò che è armonico o disarmonico, vero o falso.

 

-I bambini sono sempre disponibili a conoscere, ma rifiutano tutto ciò che

 

vìola il loro diritto naturale al rispetto della loro dignità e della loro libertà di

 

comprendere e scegliere ciò che è utile e giusto.

 

Tutto ciò premesso, sulla base delle conoscenze fornite dalla Neuropsicofisiologia sui processi che regolano lo sviluppo della coscienza all’interno del cervello umano, affermiamo che:

-L’educazione è un atto continuo e costante finalizzato al graduale

 

raggiungimento del suo obiettivo primario di rendere ogni individuo

 

consapevole del valore della propria esistenza e della propria unicità come

 

dignità dell’essere che in nessun caso può essere violata, alterata,

 

mercificata.

 

-L’educazione deve portare gradualmente l’individuo alla presa di

 

coscienza

 

di tutte le sue potenzialità biofisiche, psicologiche, conoscitive.

 

-L’educazione deve educere l’autostima, fornendo la possibilità di

 

autocritica, e favorire il superamento di ogni ostacolo che limita la crescita

 

della coscienza e la sua espressione.

 

-L’educazione forma l’Io del bambino attraverso la conoscenza obiettiva ed

 

oggettiva della realtà, ovvero l’identificazione delle ragioni per cui ogni

 

cosa esiste e della sua utilità sostanziale.

 

-L’educazione deve formare l’Io con la conoscenza; l’istruzione deve fornire

 

all’Io e al suo cervello tutti quegli strumenti culturali (linguistici, matematici,

 

tecnologici, simbolici) utili alla sua espressione cosciente e creativa.

 

L’educazione, attuata sulla base di tali conoscenze neuropsicofisiologiche, consentirà ad ogni essere umano di guidare la propria esistenza e la propria evoluzione verso una armonizzazione umana e sciale, nazionale e internazionale, con l’integrazione di tutti quei valori che gli uomini illuminati nell’arco della storia hanno lasciato come eredità all’intero genere umano.

PER ASCOLTARE L’INTERVISTA SUL CONVEGNO CLICCA IL LINK SOTTOSTANTE

http://www.radiovocedellasperanza.it/mp3/pgm/psi/psi_1214311105_24062008.mp3